LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZA Antonello Viola in Talk con Alberto Dambruoso

LE RAGIONI DELLA LEGGEREZZA
Antonello Viola in Talk con Alberto Dambruoso

martedì 14 giugno 2016
ore 18.30
Talk di approfondimento con l’artista Antonello Viola, a cura dello storico e critico d’arte Alberto Dambruoso, ideatore de “I Martedì Critici”
presso la galleria Intragallery
via Cavallerizza a Chiaia, 57, interno cortile
Napoli


La galleria per le arti contemporanee Intragallery propone un talk di approfondimento martedì 14 giugno alle ore 18.30: Alberto Dambruoso converserà con l’artista Antonello Viola sui temi affrontati nella mostra “Le ragioni della leggerezza”, personale visitabile fino al 25 giugno 2015 presso gli spazi della galleria in Via Cavallerizza 57, Napoli.

Alberto Dambruoso, storico e critico dell’arte, professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, ha curato diverse mostre monografiche e collettive sugli artisti protagonisti del panorama artistico italiano del secondo Dopoguerra.
Per il suo interesse per il mondo dell’arte e per la divulgazione dei suoi temi, ha ideato, agli inizi del 2010, la serie di incontri-dibattito, ”I Martedi’ Critici”, con i maggiori artisti, galleristi e critici del panorama artistico nazionale ed internazionale, che si tengono in luoghi istituzionali italiani, con cadenza settimanale (Macro, Maxxi, Madre…).
Attivo anche nel campo della ricerca artistica, Dambruoso ha curato il progetto di residenze “BoCS Art” promosso dal Comune di Cosenza, che ha visto, dal luglio dello scorso anno 2015 a gennaio 2016, la partecipazione di oltre centottanta artisti emergenti o di chiara fama, italiani ed internazionali.
Antonello Viola ha partecipato a questa esperienza dei BocsArt, portando i suoi temi di ricerca.
L’arte di Viola pone in primo piano una sensibilità minimale, che in realtà risponde a un bisogno complesso di autenticità. Una pittura che non scende a patti con la figura ma si arrampica sul colore, strato dopo strato, stesura sopra stesura, rafforzandosi nel contrasto cromatico o affiorando da superfici serrate. Come per difendere il lavoro dalle infinite possibilità, Viola pone sempre un limite, quattro linee perpendicolari a matita rossa o blu che rimandano al segno secco dell’incisione e ricordano le sanguigne. Una sorta di passe-partout dentro l’opera, un boccascena che ne definisce i confini, oltre il quale quelle storie nascoste tornano ad essere private, entro il quale la coscienza del colore è libera. Le tonalità hanno un valore iconico, ricordano le atmosfere ormai cristallizzate nella storia dell’arte. C’è l’azzurro metafisico del Battesimo di Cristo di Piero Della Francesca, il blu Klein che è “la più perfetta espressione del blu” , il rosso dei ritratti d’uomo di Antonello da Messina e della Madonna delle Arpie di Andrea del Sarto, l’oro dei fondi delle tavole medioevali, la pittura nera di Goya o dei cretti di Burri.
Questo gioco di immersioni cromatiche ha un’unica regola, quella di “sostenere le ragioni della leggerezza”, per dirla con Calvino (Estratto dal TC di Melania Rossi)

SHORT BIO
Antonello Viola (Roma, 1966) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1989. Trascorre un lungo periodo di studio in Spagna, dove consegue un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Belle Arti dell’Università de La Laguna; qui, nel 1990, inizia ad esporre le sue opere. Ha esposto a Roma, galleria Il segno; a Milano, galleria L’Affiche, a Bolzano, galleria Goethe; Francoforte, Carloni Spazio Arte e galleria Peter Bauscke; Vienna, galleria Image, Istituto di cultura Italiano; New York, Magnet Gallery.
Alberto Dambruoso è uno storico dell’arte, professore di Storia dell’Arte, presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, critico e curatore indipendente d’arte contemporanea, con base a Roma da più di sedici anni.
Si è laureato nel 2000 in Storia dell’Arte Contemporanea alla Facolta’ di Conservazione dei Beni Culturali della Tuscia (VT) e ha ricevuto l’abilitazione all’insegnamento di Storia dell’Arte presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2007.
Specializzatosi nell’arte italiana degli anni Sessanta, con un particolare interesse verso il gruppo romano della “Scuola di Piazza del Popolo”, Dambruoso ha curato diverse mostre monografiche e collettive degli artisti, che hanno dato vita a quel fervido periodo creativo per l’arte italiana del secondo Dopoguerra. Con il professore Maurizio Calvesi, sta attualmente conducendo un progetto di ricerca, attraverso il Premio Internazionale Balzan per le Arti, che prevede la realizzazione del nuovo catalogo generale dell’opera di Umberto Boccioni.
Agli inizi del 2010, Dambruoso ha ideato ”I Martedi’ Critici”, serie di incontri-dibattito con cadenza settimanale con i maggiori artisti, galleristi e critici del panorama artistico nazionale ed internazionale, che si tengono in luoghi istituzionali italiani (Auditorium di Mecenate, Chiostro del Bramante, Tempietto del Bramante, Quadriennale, Museo MACRO e MAXXI a Roma, Museo Pan e Museo MADRE a Napoli, Museo Pecci a Milano) e che a aprile 2016 sono giunti al sesto anno di attività.
A luglio 2015, Dambruoso è stato nominato dal Comune di Cosenza direttore artistico dei BoCS Art, il progetto di residenze artistiche più grande d’Europa, al quale hanno partecipato da luglio 2015 a gennaio 2016 oltre centottanta artisti italiani e internazionali.